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UNI EN 806: Linee guida tecniche per la distribuzione dell'acqua potabile negli edifici

Mela Mela News per l'idraulico Per l'impiantista

La norma UNI EN 806 è lo strumento che fornisce una guida tecnica completa che permette di garantire la corretta progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti di distribuzione dell’acqua potabile che si trovano all’interno degli edifici. Rivolta a progettisti, installatori e manutentori, questa norma si dimostra fondamentale per assicurare la realizzazione a regola d’arte degli impianti. In particolare, è realizzata per garantire la qualità dell’acqua, il livello di igiene, l’efficienza energetica e la durabilità degli impianti. Si divide in cinque sezioni, che ne analizzano diversi aspetti; si apre con le specifiche generali, che sono poi seguite dalla sezione sulla progettazione, il calcolo delle portate e delle pressioni, l’installazione e l’esercizio e la manutenzione. Vediamole ora insieme nel dettaglio, con alcuni esempi pratici di applicazione.

03 apr 2025 reading time 04 min Condividi Facebook Linkedin Twitter
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Operaio impiantista che esamina un impianto

Operaio impiantista che esamina un impianto


Indice dei contenuti

UNI EN 806-1: Specifiche generali
UNI EN 806-2: Progettazione

UNI EN 806-3: Calcolo delle portate e delle pressioni

UNI EN 804-6: Installazione

UNI EN 806-5: Esercizio e manutenzione

UNI EN 804-6: Installazione

Come gestire queste informazioni con un’App

Conclusioni

UNI EN 806-1: Specifiche generali

La prima parte della norma stabilisce quelli che sono i principi generali che devono guidare un impianto idrico interno: garantire un’erogazione sicura e continua dell’acqua potabile, proteggere la salute di tutti gli utenti, prevenire il rischio di contaminazione.

I suoi obiettivi principali sono:

  • Mantenere la qualità dell’acqua conforme ai requisiti igienico-sanitari fino al punto di uso

  • Assicurare la sicurezza dell’impianto, evitando che ci possano essere riflussi e contaminazioni incrociate

  • Garantire la durabilità e l’affidabilità dell’impianto nel tempo

  • Promuovere un uso efficiente delle risorse idriche ed energetiche

Vediamone ora alcuni concetti chiave:

  • Protezione contro i riflussi – backflow: installare disconnettori o valvole di non ritorno impedisce che l’acqua contaminata possa rientrare nella rete

  • Compatibilità dei materiali: tutti i componenti devono essere certificati per il contatto con acqua potabile

  • Accessibilità e manutenibilità: gli impianti devono poter essere ispezionabili e garantire un facile accesso per qualsiasi intervento di manutenzione

Vediamo ora un esempio pratico che ci aiuta a capire meglio questi concetti. Pensiamo ad un’abitazione privata: qui l’installazione di un impianto di irrigazione connesso alla rete idrica deve prevedere un disconnettore tra i due circuiti che eviti il ritorno di acqua potenzialmente contaminata nel circuito potabile.

UNI EN 806-2: Progettazione

Con la progettazione, arriviamo alla fase più strategica dell’intero processo. Per facilitare questo passo, la UNI EN 806-2 fornisce indicazioni dettagliate riguardo:

  • Selezione corretta dei materiali, che devono essere resistenti alla corrosione e alla temperatura e dimostrarsi idonei per il contatto alimentare. Acciaio inox, polietilene reticolato e rame trattato rappresentano delle ottime opzioni.

  • Dimensionamento delle tubazioni, che deve garantire velocità idonee che siano comprese tra 0,5 e 2 m/s per evitare rumori e corrosione. Inoltre, tubazioni troppo grandi favoriscono il ristagno, tubazioni troppo piccole generano cadute di pressione

  • Layout dell’impianto, che deve prevedere una distribuzione che consenta di evitare ramificazioni morte e mantenga più brevi possibili i tempi di permanenza dell’acqua

  • Controllo delle temperature, per riuscire a mantenere oltre i 55 gradi la temperatura dell’acqua calda sanitaria e sotto i 25 gradi l’acqua fredda

  • Prevenzione della legionella implica la progettazione di circuiti a ricircolo o a flusso continuo e richiede che l’acqua calda sanitaria sia mantenuta sopra i 55 gradi e si eviti il ristagno

Per meglio capire che cosa prevedono queste norme, immaginiamo che si debbano progettare gli impianti di una struttura sanitaria, rispettando quindi stringenti norme igieniche: ecco che, per evitare la proliferazione della legionella, si procede con un impianto con ricircolo continuo e sensori di temperatura alle estremità della rete per garantire un controllo efficace.

UNI EN 806-3: Calcolo delle portate e delle pressioni

In questa parte vengono considerate le metodologie di calcolo fondamentali per garantire il corretto dimensionamento delle tubazioni.

Vediamo ora quali sono i principali aspetti da considerare:

  • Numero di apparecchi utilizzatori, considerando che ogni rubinetto, doccia o WC implica un diverso coefficiente di carico specifico

  • Fattori di contemporaneità, che permette di ridurre le portate teoriche considerando che non tutti i punti di uso sono attivati contemporaneamente

  • Perdite di carico, includendo qui le perdite lineari, quindi relative alla lunghezza delle tubazioni, e localizzate, su curve, valvole e riduzioni

  • Dislivello altimetrico, che è importante compensare per assicurare sufficiente pressione in tutti i piani

La norma è completata dalla presenza di tabelle e formule specifiche che aiutano a calcolare correttamente le sezioni delle tubature principali e secondarie che sono necessarie per ogni esigenza.

Proviamo ad immaginare cosa debba fare un progettista in un caso concreto: in un edificio di 4 piani con 16 appartamenti, è necessario utilizzare il coefficiente di contemporaneità per evitare la sovradimensione delle tubazioni principali e garantire la pressione di esercizio ai piani superiori.

UNI EN 804-6: Installazione

Arriviamo ora alla parte che approfondisce il tema dell’installazione, fornendo indicazioni tecniche e pratiche per una posa a regola d’arte degli impianti.

Vediamo nel dettaglio quali sono i temi che prende in considerazione:

  • Corretta posa delle tubazioni, che permette di evitare torsioni, piegature eccessive e punti di accumulo

  • Staffaggi, che consentono di sostenere adeguatamente i tubi per evitare vibrazioni e rotture nel tempo

  • Protezione termica, che prevede la corretta coibentazione per mantenere la giusta temperatura ed evitare condense

  • Prove di tenuta, per testare ogni impianto alla pressione nominale + 50% prima della messa in servizio

  • Disinfezione, da completare obbligatoriamente prima della consegna dell’impianto, mediante una soluzione disinfettante ed un risciacquo

Per meglio capire, immaginiamo ora quello che un impiantista debba fare in un edificio residenziale: coibentare tutte le tubazioni dell’acqua calda, documentare le prove di tenuta e la disinfezione nel giornale di cantiere, allegando le foto delle letture manometriche.

UNI EN 806-5: Esercizio e manutenzione

Operaio sorridente con un cantiere sullo sfondo

Eccoci arrivati all’ultimo punto della norma, che definisce le attività necessarie per mantenere l’impianto efficiente nel tempo.

Vediamo che cosa sia necessario fare:

  • Controlli mensili per verificare che l’acqua calda superi i 55 gradi nei punti terminali

  • Controlli semestrali, con ispezione e pulizia dei filtri, valvole e disconnettori

  • Controlli annuali, che prevedano la verifica dell’integrità del sistema, le prove di funzionamento e l’analisi dell’acqua in punti strategici

  • Registrazione delle attività, che consenta di registrare tutte le operazioni in un registro, preferibilmente digitale

Vediamo per esempio che cosa dovrebbe succedere in un hotel: il manutentore ha il compito di eseguire ogni mese un test per verificare la temperatura dell’acqua nelle docce e nei lavabi e deve aggiornare il giornale di cantiere con i risultati e le eventuali anomalie che emergono dal controllo.

Come gestire queste informazioni con un’App

Come abbiamo visto, sono molte le informazioni, le indicazioni e i materiali che vengono prodotti e devono essere conservati per fare in modo che tutte le informazioni relative agli impianti, alla loro gestione e manutenzione vengano correttamente raccolte e conservate per permettere a tutti coloro che ne hanno bisogno di accedervi e di tenerne traccia.

Proprio per necessità come questa nasce Mela App, una semplice app che permette di gestire un cantiere da smart phone scattando foto, compilando rapportini di lavoro e tracciando i sopralluoghi. E creando il giornale di lavoro con un semplice click.

Con Mela è possibile creare una chat di cantiere che, proprio come una normale chat, permette di comunicare con le altre persone che sono coinvolte nel progetto, scattare e condividere foto, aggiungere note, registrare messaggi vocali, inserire commenti e allegare documenti.

In questo modo, tutte le informazioni che servono per gestire in modo ottimale il cantiere vengono raccolte e conservate nell’App e sono facilmente consultabili e aggiornabili da chiunque. In questo modo, ogni informazione viene salvata e organizzata e nulla va perduto.

Conclusioni

Conoscere ed applicare la norma UNI EN 806 è essenziale per garantire la qualità di ogni impianto idrico e per accertarne la sicurezza e la rispondenza ai requisiti di legge.

Per ogni impiantista, averne conoscenza e applicarla in modo preciso rappresenta la certezza di offrire un servizio professionale e permette di evitare problemi tecnici e sanzioni.

Per gestire questa attività nel modo più semplice e veloce possibile, un’App di cantiere che consenta la creazione e l’organizzazione di un giornale di cantiere che permetta di documentare ogni fase del lavoro – dalla progettazione dell’impianto alla sua manutenzione – rappresenta un aiuto e un supporto imprescindibile.


Redazione

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