La gestione del cantiere: appunti pratici sui processi di gestione e sugli strumenti digitali che ci possono aiutare
Per il Coordinatore della Sicurezza Per il Direttore dei Lavori Per l'impiantista Per l'Imprenditore Edile
In questo articolo vedremo cosa misurare per valutare la gestione dei cantieri in un azienda e confronteremo due metodologie diverse per la gestione del cantiere: la metodologia Waterfall e la metodologia Agile. Infine analizzeremo quali sono le figure coinvolte nella gestione di un cantiere e quali sono i documenti tipici.
La gestione del cantiere
Tipologie di cantiere
Per poter essere più precisi e utili definiamo quali sono i cantieri tipici ai quali ci riferiamo in questo articolo. Dividiamo i cantieri in 3 tipologie e diamogli delle caratteristiche.
Sappiamo che la nostra divisione non è ortodossa, ma è semplice e molto utile per studiare delle strategie applicative per i processi e gli strumenti presentati.
Grandi cantieri, grandi opere, costruzione infrastrutture e cantieri complessi
Questi cantieri sono enormi, durano anni e stravolgono il contesto urbano e infrastrutturale nei quali sono realizzati. Il nuovo ospedale, il rifacimento di una stazione, un nuovo quartiere nel centro di una città sono esempi tipici. Sono opere che presuppongono un investimento dalla decina di milioni di Euro fino ai miliardi.
Le regole e i processi con le quali si gestiscono queste opere sono praticamente identici a quelli che analizzeremo nel corso dell’articolo ma le modalità con cui sono implementati sono diversi da quelli che affronteremo. In queste opere infatti, si creano strutture operative e organizzative responsabili di processi specifici (project management office, quality assurance team, cost controlling, etc…). Questi team sono dedicati al progetto, si confrontano in continuazione in riunioni, condividono strumenti complessi quali BIM integrato, project planning, etc…, e investono tutto il loro tempo nella gestione del cantiere.
Questo tipo di cantiere è spesso caratterizzato da 2 figure chiave e caratteristiche: un committente grande, disposto a investire tanti soldi e con dei processi interni molto strutturati e staffati, il general contractor che è in grado di prendere in carico non solo l’opera ma anche il carico burocratico e gestionale che il committente richiede.
Molte delle riflessioni che faremo sono valide più per i subappaltatori di questi cantieri enormi che non per il general contractor o il committente dell’intera opera, anche se spesso ci siamo confrontati con le persone chiavi di queste opere e ci hanno sempre espresso sentimenti e necessità molto molto vicine ai cantieri che chiameremo normali.
I cantieri normali, le ristrutturazioni, piccole opere industriali, le case, le piccole infrastrutture, etc…
Il nuovo bagno di casa mia, la ristrutturazione dell’appartamento della nonna, la nuova casa dei vicini, il nuovo condominio di 5 piani che stanno costruendo davanti a casa. Questi sono i cantieri sui quali ci concentreremo, vanno da qualche migliaio di Euro a qualche milione.
Tanti tanti tanti cantieri dove lavorano le ditte di costruzioni, insieme agli impiantisti, serramentisti, giardinieri, lattonieri, ….. Insomma tutti!
Questi sono i cantieri che saranno oggetto di questo articolo e sui quali ci concentreremo. Le riflessioni sono valide anche per gli altri con qualche riflessione.
Piccoli interventi, manutenzioni, cantieri mobili e cantieri di brevissima durata
Questi sono i cantieri piccolissimi, veloci e, a volte, anche mobili. Spesso non parliamo neanche di cantieri perché non hanno la rete rossa intorno, non hanno il cartello di cantiere (con le date scadute), non ci sono gru a traliccio: in questi cantieri il lavoro lo hanno iniziato stamani e a mezzogiorno hanno già finito!
La manutenzione delle nostre città (acquedotti, strade, segnaletica), ma anche di casa nostra (la caldaia, la perdita, la serranda) ricadono in questa categoria, anzi ne sono i padroni.
Anche questi sono cantieri e rispettano gli stessi principi e le stesse regole che abbiamo vedremo per gli altri con qualche peculiarità per la logistica e la sicurezza.
Cosa misurare per valutare la qualità della gestione dei cantieri nella mia azienda?
Quali sono gli obiettivi principali della gestione del cantiere?
Realizzare l’opera, e farlo bene, e farlo fino in fondo. Sembra una banalità ma un incompiuto è il fallimento massimo del cantiere.
Farlo rispettando le persone e l’ambiente, sia in termini di sicurezza che di sostenibilità.
Costruire un profitto economico intorno all’attività del cantiere. Non sempre è un profitto di impresa ma qui ci concentreremo su questo.
In questa trattazione non ci addentreremo nel mondo della sicurezza e degli aspetti ambientali della gestione del cantiere, due argomenti specifici ed importanti che meritano trattazioni ed approfondimenti a se.
Noi parliamo di come realizzare le opere e farlo creando un profitto economico. Vedremo che spesso gestire il cantiere correttamente non solo ti permette di ottenere questi risultati ma anche di impattare positivamente la sicurezza e la sostenibilità del cantiere.
Quali variabili impattano maggiormente il guadagno del cantiere?
Abbiamo definito 2 obiettivi principali: realizzare l’opera e realizzare un profitto economico. Ora ci stiamo chiedendo quali sono le variabili che impattano maggiormente questi aspetti; cosa li mette più a rischio?
Nella tabella, nella colonna di sinistra, trovate un elenco delle principali variabili che impattano la riuscita di un cantiere.
Facciamo questa domanda a tutti gli eventi di formazione sulla gestione del cantiere e ormai abbiamo collezionato le risposte di qualche migliaio di partecipanti. Acconto, nella colonna di destra trovate una riflessione su quante persone in media ritengono che questa variabile abbia un impatto chiaro sul successo del cantiere: ALTA (quasi tutti i partecipanti evidenziano una correlazione forte tra la variabile ed il successo del cantiere), MEDIA (circa il 50% dei partecipanti evidenzia questa correlazione), BASSA (meno del 20% evidenzia questa correlazione e in pochissimi hanno azioni per pilotare questa variabile).
Cosa influenza il guadagno del cantiere? | Consapevolezza degli operatori del settore delle costruzioni |
1️⃣ Materiali, qualità, costo e disponibilità | 🟢 Alta Questa è la variabile che più preoccupa gli attori del settore delle costruzioni. La percezione è stata rafforzata dai fenomeni inflazionistici visti nel 2021 e 2022 |
2️⃣ Noleggi e servizi | 🟢 Alta E’ una considerazione molto simile a quella legata ai materiali, sono spese vive, direttamente collegabili al cantiere. |
3️⃣ Manodopera, costo, produttività e disponibilità | 🟢 Alta Tutti hanno una percezione chiara del costo del lavoro e del costo della conoscenza. |
4️⃣ Progetto, completezza e realizzabilità | 🟡 Media Questa variabile è nominata spesso ma si ha la percezione che la partita sia stata già giocata prima del cantiere e in questo momento (durante la fase di realizzazione) si possano solamente apprezzare le conseguenze. |
5️⃣ Tempo - inteso come spese causate dai ritardi | 🟢 Alta Quando i lavori si allungano i miei costi aumentano a causa dei noleggi aggiuntivi, delle ore ulteriori che abbiamo dovuto lavorare, etc… |
6️⃣ Tempo - inteso come mancata produzione causata dai ritardi | 🔴 Bassa Questa è probabilmente la variabile meno apprezzata nel mondo della cantieristica. I ritardi sono vissuti come endemici e non se ne valuta quasi mai il costo di mancata produzione |
7️⃣ Logistica del cantiere | 🟢 Alta In generale gli operatori del settore delle costruzioni hanno una buona percezione e consapevolezza dei costi legati al trasporto e allo stoccaggio anche perché questa è una delle peculiarità fisiche del cantiere: i materiali pesano tanto e ingombrano tanto. |
8️⃣ Disponibilità delle informazioni | 🔴 Bassa Difficilmente qualcuno mette in relazione le informazioni con il costo del cantiere. A volte qualcuno nomina i costi gestionali del cantiere visti come costi di personale per la gestione della contabilità e del carico burocratico. |
9️⃣ Comunicazione fra i diversi attori, collaborazione, pianificazione | 🟡 Media La comunicazione tra gli attori del cantiere, la coordinazione tra questi e la pianificazione delle risorse sono visti come processi naturali e difficilmente sono percepiti come leve per aumentare il guadagno del cantiere o ridurne i costi. Un esempio è quello che segue legato agli errori e alle lavorazioni ripetute |
🔟 Errori e rilavorazioni | 🟡 Media Tutti sanno che gli errori costano ma poche volte sono percepiti come una variabile influenzabile. Eppure le stime del mondo delle costruzioni indicano una perdita tra il 5 e il 10% del costo totale dell’opera. |
Il concetto di mancata produzione nella gestione del cantiere
Se una linea di produzione di lavatrici si rompe, il primo pensiero del responsabile dello stabilimento è il costo di mancata produzione. Chiunque di noi sia entrato in una moderna linea di produzione del mondo manifatturiero avrà notato degli schermi a colori che indicano la produttività dell’intera linea nel tempo rispetto alla produzione massima teorica. Avrei potuto produrre 10 lavatrici nell’ultima ora ma ne ho prodotte 9, il mio indice di produttività è del 90% (ancora verde). Se ne ho prodotte 7 il mio indice di produttività è del 70% (ora è rosso e non è un buon segnale) ed il mio pensiero principale è la perdita del 30%: il costo di mancata produzione.
Abbiamo chiesto ai partecipanti dei nostri corsi di darci una stima sul ritardo medio dei loro cantieri. La prima cosa che salta all’occhio è che nessuno si stupisce di questa domanda: è normale che un cantiere sia in ritardo! La stima media del ritardo si aggira tra il 50% ed il 100% del tempo pianificato: è esperienza comune pianificare di concludere un cantiere in un anno e impiegare invece 18 mesi. Quando chiediamo se questo ritardo ha un impatto sui costi del cantiere in molti suggeriscono che i noleggi che si allungano o le ore in più non pianificate sono un costo aggiuntivo che deve essere conteggiato, ma in pochissimi identificano la mancata produzione (il non aver potuto lavorare al prossimo cantiere) come un costo del quale tenere conto. Eppure se facciamo un minimo di calcoli è evidente che un ritardo del 50% nella consegna di un cantiere rappresenta una diminuzione degli incassi (o se volete un aumento dei costi) del 30%. A questo si somma il problema, già più sentito nel mondo delle costruzioni della gestione della cassa aziendale: più tardi riesco a consegnare l’opera, più tardi verrò pagato.
L’importanza dei dati nella gestione del cantiere - Chi investe in innovazione e digitalizzazione consegna i cantieri in anticipo
Cosa fanno le aziende grandi per migliorare la gestione dei cantieri?
Questa ricerca pubblicata da KPMG nel 2019 ha preso in analisi 155 grandi aziende attive nel mondo delle costruzioni a livello globale e le ha divise in 3 categorie rispetto alla loro capacità di innovare: Innovative leaders (i leader dell’innovazione), Followers (Coloro che seguono), Behind the curve (Quelli rimasti in dietro).
Il grafico che segue mostra come le 3 categorie investono in tecnologie per la gestione dei cantieri.
Si nota come le principali tecnologie sulle quali il mondo delle costruzioni sta investendo sono: BIM, Data & Analitics, Project Management Integrato e Applicativi Mobili. Queste tecnologie da sole coprono più del 50% dell’investimento totale.
Si nota inoltre come gli Innovative Leaders Investono su tutte queste tecnologie in modo coerente: 9 su 10 hanno implementato il BIM, 8 su 10 hanno implementato sistemi digitale di raccolta e gestione dei dati del cantiere, 8 su 10 hanno sistemi digitali di gestione del progetto, etc…
La domande che sorge spontanea è: gli innovative leaders, che investono così tanto nella gestione digitale del cantiere, ottengono risultati diversi da chi è rimasto più indietro nella digitalizzazione?
La risposta è sì!
E ce la dà un dato preso dalla stessa ricerca che ci dice che gli Innovative Leaders chiudono il 66% dei cantieri con almeno il 10% di anticipo (realizzano una sovrapproduzione rispetto al pianificato) aumentando così l’incasso del cantiere di un valore simile.
La gestione del cantiere - due metodologie a confronto: Waterfall o Agile?
Quali sono le fasi di una corretta gestione del cantiere?
Il cantiere può essere diviso in 4 fasi logiche:
- Progettazione
- Pianificazione e preparazione
- Realizzazione
- Consuntivazione
Queste 4 fasi sono esposte in sequenza logica e non per forza si susseguono in una rigida sequenza temporale. Anzi i concetti più moderni di gestione del cantiere hanno bisogno di cicli di feedback continui per evolvere così da una visione waterfall (a cascata) della gestione del cantiere ad una visione più agile del problema.
Come funziona la gestione del cantiere nei processi a cascata (Waterfall)
Progettare molto bene e nei dettagli
Questa metodologia si basa sulla capacità dei progettisti di disegnare e prevedere quasi tutte le variabili che ci troveremo ad affrontare durante il cantiere. Frasi tipiche di questa filosofia sono quelle relative alla necessità di progettare di più e meglio, di spingere l’analisi fatta dallo studio tecnico a dettagli molto spinti dell’opera.
Questo progetto spinto ci obbliga a farci domande sulla realizzabilità dell’opera, sul conflitto tra le varie discipline (civile, meccanica, elettrica, etc…), e ci spinge a progettare la fase esecutiva del cantiere, la logistica dello stesso e le sue interferenze.
Questo sforzo ha degli effetti positivi sul risultato finale riuscendo a prevenire molti dei mali che ci avrebbero afflitto in fase esecutiva.
La fase esecutiva come esecuzione delle istruzioni
A valle di una pianificazione così dettagliata ci si aspetta che l’esecuzione sia una mera “esecuzione delle istruzioni”. Naturalmente non è mai così e 3 fattori disturbano in modo particolare questo piano perfetto:
- Le varianti (perché è cambiato il materiale disponibile o perché il cliente a cambiato idea)
- Le interferenze (la ditta dei serramentisti viene oggi e non la prossima settimana)
- I dettagli che non abbiamo visto o gli errori (di progetto o di realizzazione)
Chi ha gestito cantieri sa che ognuno di questi fattori di disturbo inizia come un piccolo sassolino e si trasforma presto in valanga. Infatti, durante la pianificazione abbiamo assunto che i risultati ottenuti nella fase precedente fossero le basi dei prossimi lavori, ma le varianti, o l’impossibilità di eseguire qualcosa, o gli errori hanno cambiato proprio quelle basi rendendo il nostro piano fallimentare.
Nota: la peggiore situazione nella quale ci si può trovare è quella in cui il piano dettagliato è scolpito nella struttura contrattuale del progetto: abbiamo appena creato la condizione perfetta per creare un enorme quantità di contenziosi.
Come si applica la metodologia Agile nella gestione del cantiere
Possiamo prevedere un progetto che non abbia varianti, interferenze ed errori? Fino ad oggi, nella storia dell’uomo, non è mai esistito un progetto così.
Questo vuol dire che ogni progetto è destinato a concludersi con ritardi, extrabudget e contenziosi? Noi crediamo di no!
La metodologia Agile può aiutarci nel gestire gli eventi più problematici del cantiere le varianti, le interferenze e gli errori, senza trasformarli in valanghe distruttive. Ecco un grafico che ci aiuta a confrontare le caratteristiche del processo di gestione del cantiere Agile rispetto al processo Waterfall.
Il nodo della questione è aver definito il piano di progetto tenendo in considerazione il fatto che dovrà adattarsi alle condizioni che incontrerà durante l’evoluzione del cantiere ed aver creato dei processi in grado di coordinare gli attori del cantiere affinché continuino ad eseguire un unico piano coordinato, anche mentre lo stesso sta evolvendo.
Quali sono i punti chiave per implementare la metodologia Agile in cantiere?
- Sala di regia del cantiere - Condivisione delle informazioni
- Revisione del piano di esecuzione e aggiustamento continuo
- Il progetto stesso è Agile - Feedback continuo tra esecutore e progettista
- Processo di acquisti Agile
ATTENZIONE, non è possibile inserire il metodo Agile come gestione delle eccezioni del metodo a cascata! Questa operazione è ancora più pericolosa e inefficiente se inserita in ambienti di gestione del cantiere dove la comunicazione e la collaborazione sono particolarmente strutturati e regolati. Un esempio tipico può essere un appalto pubblico dove la metodologia non sia stata definita fin dalle fasi contrattuali
Il metodo Agile, la condivisione di informazioni in cantiere, la sala di regia del cantiere
Chi controlla il cantiere? Chi è il generale al comando del cantiere? Nella realtà dei fatti nessuno! A prescindere da quale processo gestionale voi scegliate, il cantiere non risponde agli ordini di un unico generale.
Il cantiere infatti è un sistema complesso dove varie parti collaborano per la realizzazione dell’opera. Queste parti vivono in ambienti di per sé scorrelati (il fornitore degli infissi, con l’elettricista ed il nuovo proprietario dell’appartamento 5) e che quindi tendono a muoversi in modo casuale. Le forze indipendenti che influenzano l’agire dei diversi attori sono più forti dell’ordine di qualunque generale voi mettiate a capo del cantiere.
Per far muovere questi attori in maniera coordinata verso la realizzazione dell’opera dobbiamo riuscire a cambiare lo stato delle forze che agiscono sulle singole parti affinché si comportino il più possibile come un sistema coerente. Osservando un generale esperto nella gestione dei cantieri vedremo che, invece di dispacciare ordini, creerà una sala di regia dove questi attori possano incontrarsi, raccogliere informazioni sull’andamento del sistema e decidere come contribuire: più che spingere e creare pressione, proverà ad attirare creando possibilità.
Per fare ciò avrà bisogno di un luogo, fisico o meglio ancora DIGITALE, dove condividere tante informazioni riguardanti l’avanzamento dei lavori, della logistica, degli acquisti, del progetto, insomma una vera e propria sala di regia del cantiere.
In questo articolo trovate una descrizione divertente e completa delle tecnologie digitali che stanno impattando la gestione del cantiere ed il mondo delle costruzioni in generale.
Proponiamo questo interessante articolo dove un Direttore dei Lavori con grande esperienza analizza l’importanza della comunicazione e delle tecnologie digitali per il successo del cantiere:
Così facendo i diversi attori in gioco hanno accesso ad un archivio condiviso di informazioni con le quali possono:
- cercare la strada più semplice per portare raggiungere l’obiettivo
- incontrare gli altri attori e discutere con questi
- essere informati velocemente su quanto accade
- aiutare gli altri per poter essere a loro volta aiutati
Senza questo presupposto non è possibile sfruttare un processo di gestione agile del cantiere.
Modificare di continuo il piano di esecuzione del cantiere - Correggere i problemi il prima possibile e migliorare il piano di esecuzione
Questo è uno dei punti più difficili da portare a casa perché la pianificazione precisa e stringente permette di allocare le risorse con largo anticipo e di ottimizzare il loro utilizzo. Questo ci da dei risultati eccellenti in termini di contrattualizzazione permettendoci dei risparmi economici non trascurabili. Ed è per questo che la chimera del piano perfetto ci ha spinto tanto lontano senza mai essere raggiunta.
Modificare il piano e volerlo fare di continuo si scontra con il principio dell’ottimizzazione delle risorse.
Attenzione però, l’allocazione delle risorse è ottimale finché seguiamo il piano originale ma appena questo cambia, (varianti, interferenze ed errori) se non si è preparati si rischiano problematiche situazioni di stallo.
Il nostro consiglio è di prevedere che il piano cambierà e che nessuno può definire in anticipo quale sarà la reale configurazione al momento dell’esecuzione: Napoleone sosteneva che ogni piano di battaglia era un ottimo piano fino alla prima cannonata, nei cantieri la situazione è molto simile.
In tal senso è bene creare una cultura che faccia emergere tanti segnali di problemi e che questi segnali arrivino fino alla sala di regia. Se avremo creato un sistema collaborativo efficacie vedremo che i problemi fittizi vengono presto scartati mentre quelli che si possono trasformare in valanghe vengono affrontati con prontezza quando ancora sono delle manciate di sassi. Nel processo agile ci si aspetta un costo legato alla soluzione dei problemi più alto nella fase iniziale per garantire di non incontrare grandi valanghe mentre si avanza nel progetto.
Un punto fondamentale a riguardo è quello di incorporare il concetto di flessibilità già dalla fase di gara e contrattualizzazione. Questo può suonare strano e assurdo per chi è abituato a leggere le consegne dei lavori stringenti dei direttori lavori, ma vi assicuriamo che sempre di più vediamo varianti temporali non legate alle imprese inadempienti ma alle richieste della committenza e alle circostanze esterne all’impresa. In questi contesti di incertezza, la flessibilità è un valore importante e conviene accettare un minimo di inefficienza iniziale per essere sicuri di raggiungere il traguardo.
Il progetto stesso è Agile - Feedback continuo tra esecutore, progettista e cliente
Durante lo sviluppo di un progetto gestito con approcci tradizionali viene prodotta una grande mole di documentazione, sia prima e durante lo svolgimento, che dopo la consegna del prodotto finale.
La metodologia Agile, che nasce nell’industria del software, si contrappone al modello tradizionale, prediligendo il prodotto e le sue caratteristiche piuttosto che la documentazione ad esso inerente, molto dispendiosa in termini di tempo e risorse impiegate.
La curva rossa descrivere il processo tradizionale faldoni di documenti che partono dalla committenza (i requisiti), viaggiano verso lo studio di progettazione (il progetto), arrivano agli esecutori e sono trasformati in progetti esecutivi, per poi scoprire che in campo saranno comunque cambiati e andranno riscritti.
La curva verde pensa piuttosto ad una stanza (reale o virtuale), dove il cliente, il progettista ed il realizzatore si confrontano di continuo sulla progettazione che tramite spirali sempre crescenti in termini di dettaglio costruisce un progetto realizzabile e realizzato. La fase di esecuzione infatti è quasi parallela alla fase di progettazione.
In questo senso l’utilizzo di strumenti di progettazione integrati BIM che vadano a minimizzare il numero di documenti “laterali” può essere d’aiuto.
Processo di acquisti Agile
L’implementazione delle metodologie sopra indicate deve per forza trasformare il nostro modo di pensare alla strategia di acquisti del progetto. In particolare si è visto come strutturare contratti che allineano gli interessi degli attori principali del cantiere (cliente, direzione dei lavori, esecutore), semplifichi l’introduzione di metodologie di lavoro agili. Ma questo processo è dannatamente difficile dal punto di vista degli acquisti.
In particolare ci sono due forze che si contrastano:
- Per allineare gli interessi ed adottare metodologie agili devo creare un ecosistema tra fornitori e cliente, si devono conoscere, devono avere valori condivisi, si deve creare un ambiente di fiducia
- A lungo termine questo crea ecosistemi chiusi che danneggiano la competitività del sistema globale delle costruzioni
E’ difficile ma non impossibile e la tecnologia ci viene in aiuto.
I contratti devono spostare i meccanismi di controllo dai risultati ottenuti alle metodologie applicati: devono promuovere la trasparenza
Tradizionalmente il cliente ha imposto enormi controlli sui risultati ottenuti dal fornitore ponendo i due attori su due lati opposti della barricata. Esagerando il concetto in una scena tragicomica il cliente combatte per trovare gli errori e applicare le penali, il fornitore combatte per impedire al cliente qualunque osservazione che porti ad errori e penali. Il tutto mentre tentano di completare l’opera. E questo comportamento è regolato dai contratti che permettono al fornitore di consegnare al cliente un numero limitato di informazioni e al cliente di applicare penali ogni volta che queste informazioni fanno intravedere delle problematiche.
Per ribaltare questa situazione è necessario costruire una relazione di fiducia basata sulla collaborazione e la trasparenza: ecco l’importanza della sala di regia del cantiere, dove le persone si incontrano e dove le informazioni sono scambiate in grande quantità tramite un flusso continuo.
In questo senso l’adozione di strumenti digitali dedicati alla collaborazione e alla trasparenza diventano fondamentali.
In questo articolo ci sono idee di come il Capo Cantiere della ditta appaltatrice e il Direttore Lavori possono usare la tecnologia per costruire fiducia e trasparenza in una condizione di reciproco beneficio:
Esagerando e semplificando il concetto i contratti devono applicare penali più grandi per informazioni non condivise e/o nascoste durante il processo (da entrambe le parti), che per i risultati finali ottenuti.
Chi sono le figure principali coinvolte nella gestione del cantiere?
Il cliente
Spesso ci si dimentica che chi paga e chi in fondo deve essere contento è il cliente. Si ritiene sempre che questo sia una figura di disturbo nella gestione del cantiere e non lo si vede mai come una risorsa.
In realtà è fondamentale alla gestione di tutti quegli eventi problematici che mettono in crisi la metodologia di gestione del cantiere a cascata e risulta una risorsa importantissima per la ridefinizione dello scopo prevista nella metodologia agile.
Inoltre è importante non dimenticare mai che è il cliente che assegna i contratti a tutti gli altri attori: il progettista, l’esecutore e le figure di garanzia (DL e CSE).
Sinonimi e persone che ne fanno la funzione: Committente, Committenza, Stazione Appaltante, Responsabile Unico del Procedimento (RUP)
Il progettista
E’ il tecnico, incaricato dal cliente, che trasforma i bisogni del cliente in un progetto tecnico realizzabile. E’ la persona fondamentale per scegliere le soluzioni tecniche con le quali realizzeremo l’opera. E’ anche la persona che immaginando l’opera ne deve immaginare anche la fattibilità e la “cantierabilità”: progettando l’opera sta definendo anche il cantiere.
Sinonimi e persone che ne fanno la funzione: Studio di progettazione, Studio tecnico che ha progettato l’opera
L’esecutore dei lavori
E’ l’azienda che esegue i lavori. Può essere una sola azienda o possono essere molte ognuna per una parte specifica dei lavori da eseguire. L’azienda ha un certo numero di professionisti che lavorano in cantiere e che materialmente eseguono l’opera. Questi di solito sono coordinati in una struttura più o meno complessa ma che prevede come minimo un responsabile delle attività svolte: il capo cantiere
Sinonimi e persone che ne fanno la funzione: Appaltatore, Azienda esecutrice dei lavori, Capo cantiere, Direttore di commessa, Geometra di commessa, Geometra di cantiere, la Ditta
Il Direttore dei Lavori
E’ il tecnico, incaricato dal cliente, che garantisce la corretta esecuzione del progetto, rispettando i tempi e gli oneri economici stabiliti nei contratti assegnati per la realizzazione dei lavori. E’ una delle figure chiave per la riuscita della fase realizzativa dei lavori.
In questo articolo trovate un’interessante analisi dei processi e delle metodologie applicate utilizzate dal Direttore dei Lavori in ottica di digitalizzazione del cantiere.
Sinonimi e persone che ne fanno la funzione: Ufficio di Direzione dei Lavori, Assistente del Direttore dei Lavori, DL
Il CSE
Il CSE Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione è il tecnico che coordina per conto del cliente gli aspetti legati alla sicurezza. E’ il punto di riferimento per tutti gli attori presenti nel cantiere per quanto riguarda la sicurezza.
In questo articolo trovate una guida dettagliata su come svolgere le attività del CSE e integrare con l’utilizzo del digitale. Rimandiamo anche allo schema a blocchi molto dettagliato e funzionale.
Quali sono i documenti tipici della gestione del cantiere?
In questa sezione dobbiamo richiamare un attimo lo scopo di questo articolo dedicato ai cantieri di medie e piccole dimensioni. Il carico documentale infatti può essere molto diverso nei vari casi.
Inoltre vogliamo tornare al concetto di progettazione agile che abbiamo indicato nei paragrafi sopra: percorreremo la strada verde e non quella rossa!
Il progetto
Il progetto è l’insieme dei disegni, degli elaborati, dei documenti e dei calcoli e verifiche che descrivono l’opera.
Ecco un elenco dei progetti, o capitoli del progetto di cui si sente spesso parlare.
n | Fasi Progettuali | Specialista Coinvolto |
1 | Rilievo strumentale planoaltimetrico (quote, confini, distanze…) | Progettista |
2 | Progetto Preliminare (Concept, Rendering, Studio di Massima) | Progettista / Designer |
3 | Progetto Definitivo per Autorizzazione urbanistico/Edilizia | Progettista |
4 | Progetto Esecutivo – Cantierabile (con Computo Metrico Estimativo e Prezzi) | Progettista |
5 | Progetto Strutturale Antisismico (Cementi armati e classe Rischio Sismico) | Strutturista |
6 | Progetto Geologico e Geotecnico (con prove penetrometriche) | Geologo |
7 | Progetto Ambientale / Terre e Rocce Scavo (con Dichiarazione Utilizzo ARPAV) | Geologo |
8 | Analisi chimico-fisiche dei terreni / rifiuti | Laboratorio accreditato |
9 | Progetto Impianto Elettrico | Progettista Imp. Elettrici |
10 | Progetto Impianti idro-termo-sanitari | Termotecnico |
11 | Progetto Energetico / Isolamento termico / Classe energetica | Termotecnico |
12 | Progetto Isolamento Acustico (con test strumentali) | Tecnico del suono |
13 | Progetto Antincendio (pratica Vigili del Fuoco) | Tecnico Antincendio |
14 | PSC - Piano di Sicurezza e Coordinamento | CSP |
15 | As Built | Impresa esecutrice |
Per ognuno di questi progetti si applica il concetto di modularità del dettaglio: quanto deve essere dettagliato il progetto rispetto all’evoluzione del cantiere.
La riflessione fatta prima sul concetto di cantiere waterfall e cantiere agile ci impone di porre attenzione su quale sia la finalità di ogni documento progettuale e quale dettaglio richiedere.
Le autorizzazioni del comune
Ecco un elenco delle autorizzazioni che certificano il fatto che chi gestisce il piano regolatore nella zona del nostro cantiere è a conoscenza del nostro cantiere e, quando necessario, ha rilasciato il nulla osta a procedere.
Attenzione però, uno di questi documenti potrebbe non essere sufficiente per iniziare i lavori: dipende dal cantiere specifico e vanno valutate la sua complessità, il suo impatto dello stesso (opera e cantiere) sull’ambiente, per la locazione e i vincoli particolari che ne conseguono (per esempio artistici e storici).
Il cliente insieme con il progettista dei lavori decidono quale sia l’autorizzazione da richiedere per il lavoro svolto. Indichiamo i 3 livelli di richiesta che si possono scegliere:
- Permesso di costruire
- SCIA
- CILA
Il livello di documentazione da presentare e il controllo svolto da parte dei tecnici si riducono da 1 a 3.
Permesso di costruire - Nuova costruzione o ristrutturazione con modifiche importanti
Si tratta di un’autorizzazione rilasciata dal Comune, che serve per gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione pesante, ovvero che modificano l’edificio in modo sostanziale rispetto alle condizioni originali. Rientrano in questa casistica anche tutti gli interventi che prevedono modifiche di volume, forma o di destinazione d’uso.
Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) - Manutenzione straordinaria pesante
La Scia è necessaria per i lavori di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo. Questo titolo abilitativo ha sostituito la precedente Dia (Denuncia di Inizio Attività) e va consegnato al Comune di riferimento. In alcuni casi, è il regolamento edilizio comunale a definire se un intervento rientra tra quelli per cui è richiesta la Scia o se serve un Permesso di Costruire.
Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) - Manutenzione straordinaria leggera
La CILA, ovvero la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, è l’autorizzazione che serve per ristrutturare un edificio tramite un intervento di manutenzione straordinaria leggera. La CILA è obbligatoria quando si realizzano interventi di manutenzione straordinaria che non toccano le parti strutturali dell'edificio. Proprio perché si tratta di interventi di minor entità, si rimanda al tecnico il compito di asseverare la conformità degli stessi a tutte le norme vigenti.
Il computo metrico
Come un ricettario culinario, il computo metrico è quel documento che dice quali materiali, persone, lavorazioni sono necessarie per realizzare un progetto.
Si rimanda a questo articolo per una descrizione dettagliata di questo documento e dei processi ad esso correlati.
Computo metrico e BIM
Sempre di più il computo metrico non è costruito manualmente dal tecnico ma estratto in maniera semiautomatica dal progetto realizzato in BIM. Questa modalità permette indubbiamente di sveltire i processi di calcolo delle quantità e rendere più precisi i computi.
Dall’altro lato però bisogna stare attenti al fenomeno del super computo: un computo sempre più preciso e dettagliato ma ormai incomprensibile alla mente umana e difficilissimo da contrattualizzare: abbiamo visto computi da 500 pagine a4.
La gestione contrattuale e contabile del cantiere
I contratti realizzativi
A questo punto stiamo per realizzare l’opera e dobbiamo scegliere ed incaricare l’impresa (o le imprese) e lo studio (o gli studi) che agiranno come esecutore e come controllore (DL e CSE). Possiamo procedere con delle gare o con delle assegnazioni dirette: nei cantieri privati fiducia ed amicizia hanno ruolo importante nel decidere chi eseguirà i lavori, nei lavori pubblici esistono procedure per rendere l’assegnazione il più oggettiva possibile (le regole sono dettate dal codice degli appalti).
Un documento al quale il cliente e l’impresa non dovrebbero comunque mai realizzare è il contratto di esecuzione. Questo documento deve indicare almeno quanto segue:
- Il cliente
- L’impresa esecutrice dei lavori (e magari anche la struttura dei subappalti e servizi)
- L’oggetto dei lavori ed il relativo computo metrico
- L’offerta economica
- Il piano temporale di realizzazione dei lavori
Il giornale dei lavori
Semplifichiamo al massimo il concetto: il giornale dei lavori è il diario del lavoro, la storia di come si sono svolti i lavori.
Attenzione perché ci deve essere un’unica storia, digitale, ricca di foto e di dettagli e disponibile nella sala di regia del cantiere. Tutto quello che non rispetta queste regole è un po’ passato.
Libretti Misure, Registro di contabilità e SAL
Siamo nel momento in cui i lavori sono finalmente iniziati e possiamo misurare la produzione: lo facciamo con i libretti misure. La loro valorizzazione economica ed integrazione nel tempo avranno come risultato il registro di contabilità che, secondo milestone stabilite dal contratto ci permetterà di redigere i SAL.
L’impresa che esegue l’opera deve tenere in cantiere un lunga lista di documenti
Questa lista è un’indicazione della documentazione che l’impresa esecutrice e le appaltatrici devono avere in cantiere. Come sempre non è un elenco esaustivo ma una indicazione tipica di un cantiere medio.
- Certificato di iscrizione alla camera di commercio e DURC in corso di validità
- Dichiarazione di non essere soggetti a provvedimenti interdittivi
- Contratti e UNILAV
- Designazioni, nomine e deleghe delle figure aziendali della sicurezza:
- Nomina RSPP (Responsabile dei Servizi di Prevenzione e protezione)
- Nomina medico competente
- Nomina RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) e verbale di elezione
- Nomina del preposto ai lavori
- Nomina addetto primo soccorso
- Nomina addetto antincendio
- Attestato di formazione del Datore di Lavoro che svolge le funzioni di RSPP
- Attestato addetti primo soccorso (aggiornamento triennale)
- Attestato addetti antincendio (aggiornamento triennale)
- Attestato formazione RLS o in alternativa nomina RLST
- Attestato formazione e informazione di 16 ore ai lavoratori
- Attestato di formazione ed abilitazione degli addetti ad attrezzature per le quali è richiesta una specifica abilitazione (Piattaforme aeree, DPI 3 categoria, macchine movimento terra, rimozione amianto, ecc.)
- Registro degli infortuni
- Idoneità sanitaria dei lavoratori
- Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico di cantiere e di messa a terra e relativo modello di trasmissione
- Dichiarazione di conformita, libretti di uso e manutenzione delle macchine/attrezzature
- Verbali di consegna dei dpi ai lavoratori
- Per i ponteggi
- PIMUS - per ponteggi che lo richedano
- Libretto di Autorizzazione Ministeriale
- Disegno dei Ponteggi
- Relazione di calcolo
E’ subito chiaro l’importanza di una soluzione digitale per garantire che questi documenti siano disponibili in cantiere e aggiornati.